Un buon prezzo
Per rispetto a questi signori e a tutti quelli che da generazioni si sono dedicati a migliorare e a far conoscere il frutto del loro lavoro, sento il dovere di dare al possibile acquirente alcuni suggerimenti che ritengo fondamentali per apprezzare quest’acquavite.
Inizio dal prezzo e, non essendo un commerciante, non si tratta di deformazione professionale. Evitate acquisti di prodotti con prezzi a volte inferiori alle nostre grappe più mediocri e non fidatevi di etichette che non consentano una minima tracciabilità del prodotto, quando non siano così generiche da sembrare evasive.
Se non altro per non incorrere in distillati che, non avendo alcuna parentela con il vero armagnac, potrebbero deludervi e allontanarvi da un prodotto che, anche nelle produzioni non di vertice, conserva caratteristiche proprie, stimolanti e gratificanti per il consumatore attento.
Faccio un esempio in negativo per chiarire: a maggio 2013, ho trovato l’ennesimo marchio di armagnac di cui ignoravo l’esistenza. Il prezzo stupisce anche per un Tre Stelle: 6,99 euro; proviene da un sito presente in uno stato che non tassa gli alcolici, comunque credo convenga starne alla larga.
Normalmente il prezzo più conveniente si trova presso il proprietario e il più alto nelle varie manifestazioni enologiche, poiché l’espositore deve ammortizzare i costi della trasferta e dello stand; con situazioni intermedie quali i mercati di paese (ovviamente in Guascogna), i supermercati, ristoranti, bar e le enoteche.
Esiste poi la variabile legata alla tipologia del prodotto: per un VSOP i prezzi normalmente variano dai 25/30 Euro per salire con gli Hors d’Age e gli XO intorno ai 40/50, mentre per i millesimi si può partire da 35/40 Euro per arrivare a 1000 e oltre per i più datati. Sui millesimi si inserisce anche la variabile legata a un’annata particolarmente buona o di scarsa produzione; a questi parametri si aggiunga il valore del marchio.
Sono elementi che condizionano assai il prezzo e a questo livello non esiste in sostanza nessun calmiere.
Se poi si cerca l’annata rara di un produttore affermato, si finisce nel collezionismo e tutto diventa aleatorio.
Allego una tabella stilate riguarda la media dei prezzi (ettolitri di alcol puro) e due attinenti le vendite (Francia + Export). La fonte è la più autorevole, il B.N.I.A.
Più l’immagine di alcuni armagnac acquistati tanti anni or sono, ad un buon prezzo.