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Pensionati digitali


Il 27 aprile 2013 ricevo la risposta di un produttore cui avevo inviato una lettera cartacea di chiarimento sul suo Domaine e avevo avuto un attimo d’imbarazzo, perché dal nome non mi era chiaro se si trattasse di un uomo o di una donna, per cui avevo esplicitato il mio dubbio.

La risposta è giunta tramite mail con l’allegato che riguardava la produzione e la fotografia di un’etichetta; lo scrivente si dichiarava purtroppo poco pratico d’informatica e si scusava per eventuali mancanze.

In calce comparivano la firma e un chiarimento:

“Sono una signora, anzi, una vecchia signora”.

All’inizio ho considerato la risposta come un vezzo femminile, poi la curiosità ha avuto il sopravvento ed ho iniziato una ricerca per sapere quanto fosse veramente “vecchia” questa signora.

Ovviamente mantengo il riserbo sulla sua identità, segnalo solo la data di nascita, che lascia stupefatti: 13/03/1928.

A ottantacinque anni compiuti maneggia con assoluta disinvoltura il computer e vorrei tanto sapere quando ha appreso i primi rudimenti, perché sicuramente quando lei andava a scuola, si era ancora alla tabellina pitagorica e si assegnava il voto di bella calligrafia.

Il desiderio di conoscerla è fortissimo, ma condizionato dal pensiero di vederla digitare sull’Ipad e di non essere in grado di reggere il confronto.

Quando si hanno crisi d’identità legate agli anni, queste conoscenze sono un toccasana.

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