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Giardini e giardinieri


Devo premettere che faccio il giardiniere volontario per il condominio in cui abito, quindi subisco evidentemente il fascino delle aiuole ben curate, del buon gusto nel porle e delle infinite varietà di fiori che le adornano.

Pertanto l’amore mi spinge a enfatizzare e non posso tacere la gioia che provo quando arrivo in certi poderi e colgo queste incredibili sintonie cromatiche che in Francia riescono a offrire, utilizzando sovente varietà floreali che potremmo definire povere.

Chi ha i miei anni probabilmente ricorda come nei nostri giardini fossero presenti di solito gli stessi fiori; erano il frutto di uno scambio amichevole fra amici e conoscenti.

Chi si ritrovava con un eccesso di dalie le regalava, magari ottenendo in cambio delle zinnie; chi giudicava splendidi i gerani del vicino, dopo qualche tempo si vedeva omaggiare un vaso con qualche virgulto di quelle piantine.

Non che fosse assente la competizione

Se proiettate il tutto in un ambiente sostanzialmente ristretto e per secoli lontano dalle grandi vie di comunicazione, se aggiungete il particolarismo sovente esasperato della gente e il culto del lavoro ben fatto (non solo per l’armagnac), potete correttamente immaginare lo splendore dei loro giardini.

Questa passione si manifesta sovente anche nei siti aziendali e il Domaine de Mourélat ne è un esempio.

Di solito sono le signore a prendersene cura, per cui è gradito un apprezzamento non peloso al loro operato; a maggior ragione se desiderate comprendere come vivono queste persone e visitare le loro case, senza limitarvi alla cantina.

Suggerisco infine a coloro che si recano in visita alla Collegiale di La Romieu, un ingresso ai Jardins de Coursiana (tel. 0562682280), esattamente in fronte al complesso museale.

Il percorso permette la visione di un arboretum con 700 varietà di alberi e arbusti, un giardino all’inglese, uno spazio dedicato alle piante medicinali e un orto.

La sua creazione risale al 1974 e il Ministero della Cultura l’ha inserito nel 2005 fra i Giardini Rimarchevoli.

Un altro bellissimo giardino è visitabile a Nérac, attiguo al castello di Enrico IV.

Nel piccolo paese di Bétous si può ammirare alla Palmeraie du Sarthou (tel. 05622090117) un bananeto, un palmeto, diverse varietà di bamboo e tante altre piante esotiche.

Una bella e completa collezione di piante carnivore è presente a Peyrusse-Massas (tel. 0562655248); in base alla mia esperienza è l’unica dotata di una videoguida.

A Larroque-sur-l’Osse si può percorrere un labirinto di bamboo centenari e gustare un ottimo armagnac presso il Domaine du Péto (tel. 0562280299).

Fra i giardini più rappresentativi e famosi segnalo quello del grande chef Michel Guérard a Eugénie-les-Bains; si tratta purtroppo di un giardino privato e accedervi non è da tutti.

In ogni caso suggerisco di sedersi alla sua tavola e di gustare, a coronamento di un pranzo memorabile, il pregevolissimo armagnac del Château de Sandemagnan; a volte il miracolo della visione si raggiunge anche con percorsi non tradizionali.

La mia visita del cuore riguarda il giardino dei Signori Faget a Bourrouillan; ero passato per l’armagnac e sono stato rapito dall’amore di questa coppia per le piante.

Non è un luogo facilmente descrivibile, è da vivere; in quasi due ettari gli adorabili proprietari hanno concentrato la loro passione e non aspettano altro che illustrarlo e commentarlo.

Sia chiaro, per concludere, che non sto chiedendo nulla per il mio giardino.

Mi basterebbe soltanto che non si aspettassero dei secoli per sistemare quello della Reggia di Caserta.

Infine un inatteso omaggio a Sidney Bechet.

Giardini e giardinieri
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