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La Signora Gimet


Quando l’acquirente è sostanzialmente sprovveduto, com’ero io agli inizi, normalmente fa molto affidamento sull’etichetta e da essa si fa guidare e condizionare.

Il marchio “Le Roy des Armagnacs” mi aveva colpito; se il produttore si permetteva una simile etichetta, non poteva che essere un grande e, in effetti, fu una delle prime bottiglie a entrare nella mia raccolta. Come capita ai collezionisti, sarebbe rimasta chiusa in cantina insieme con altre.

Il Signor Roger Gimet mi aveva fatto gustare il suo armagnac e ne aveva parlato a lungo; lo avevo trovato buono ma le mie conoscenze a quel tempo erano assai ridotte e non mi erano consentiti confronti utili per una valutazione più approfondita.

Anni dopo, a fine cena in un ristorante di Eauze, mi fu proposto il suo armagnac come degno completamento della serata ed ebbi una conferma, questa volta consapevole, del giudizio positivo.

Come nota a margine segnalo che la bottiglia aperta per l’occasione riportava la scritta “Domaine de Valenton”, quindi una vera rarità.

A distanza di tempo mi resi conto della gentilezza del ristoratore; me ne aveva effettivamente parlato come di un omaggio alla mia passione per l’armagnac, ma solo più tardi percepii appieno tutta la sua cortesia.

Nel corso della mia ultima visita in Guascogna volevo passare per avere conforto sui dati in mio possesso riguardanti questo produttore e non nascondo al lettore tutte le mie esitazioni nel ritornarci perché avevo avuto notizie non belle sui fatti più recenti che riguardavano questa famiglia.

Mi hanno dato un forte stimolo i proprietari dei dintorni, con testimonianze di stima e di affetto verso la Signora Gimet.

Sono fatti personali e non mi addentro in particolari, ma questa bellissima persona non ha certo avuto una sorte felice.

L’armagnac è così entrato nel suo animo che, conosciuto lo scopo della visita, mi ha concesso ben più del tempo necessario per le verifiche, trattandomi come un ospite di riguardo.

Aggiungo che tutti in questa casa sono accolti in amicizia, al punto che la distilleria confina con una cucina attrezzata per offrire al visitatore uno spuntino campagnolo.

Mi ha fatto anche omaggio di una preziosa bottiglia ed io non posseggo altro modo per onorare questa piccola, tenacissima e adorabile signora con una commossa citazione.

La Signora Gimet
La Signora Gimet