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Diversamente vecchi


Nel campo dell’invecchiamento sono presenti scelte innovative che tendono a dare una personalizzazione sempre più spiccata.

Ad esempio la Maison Ryst-Dupeyron ha deciso di adottare a questo scopo (solo nella fase finale) botti utilizzate per l’invecchiamento del rhum e botti provenienti dalla cantina del Château d’Yquem, il massimo dei Sauternes.

Si tratta, in questo caso, di 2000 litri di armagnac del 1979 che sono stivati in contenitori utilizzati 2/3 anni per il vino e poi impiegati per ancora sei mesi/un anno per invecchiare il distillato.

Con risultato assai gratificante per le 1571 bottiglie Final Cask prodotte, visto il riconoscimento ottenuto a Bordeaux.

Sempre dalla cantina del Château d’Yquem provengono le botti usate al Domaine de Mirane (Condom) per completare la maturazione avvenuta per diversi anni in pièces nuove.

Anche la Maison Gélas ha sperimentato con successo questa innovazione nella tipologia “Single Cask”.

L’armagnac di 6 anni (500 esemplari) è affinato in botti di Marsala Pellegrino, quello di 7 anni (550 bottiglie) è affinato in botti che contenevano Bordeaux (Château Fayau), quello con 10 anni (550 bottiglie) di pièces tradizionali è stivato per 12 mesi in botti che hanno contenuto Jurançon (Domaine de Nigri), quello di 12 anni (800 esemplari) è rifinito per 12 mesi in botti di Oloroso (Emilio Lustau), quello di 18 anni (800 bottiglie) è affinato in botti di Porto (Barros) e quello di 21 anni (305 esemplari) passa 6 mesi in botti di Madiran (Pacherenc e Château Montus).

Parrebbe un controsenso citare un armagnac “senza tempo” nel contesto dell’invecchiamento, ma la scelta della Maison Château de Laubade vale certamente una citazione, non solo per l’apparente ossimoro.

Sono state approntate 4 versioni di armagnac Intemporel, una serie di assemblages che vanno dai 12 a più di 50 anni utilizzando da 30 a 40 diverse acquaviti.

Non riesco neppure a immaginare quale impegno sia stato per il maestro di cantina.

Vi è anche chi, del tutto inaspettatamente per la lontananza dalla Guascogna, riconosce il valore del legno utilizzato e dell’armagnac che vi era stivato.

Il whisky Tormore invecchiato 21 anni, è fatto stagionare per 9 mesi in pièces utilizzate per il bas-armagnac.

Ancora più inatteso l’invecchiamento della birra belga Dormaal in botti usate per affinare l’armagnac; purtroppo l’etichetta segnala solo “diversi mesi d’invecchiamento”.

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