La Signora Annyck Lussagnet
La Ferme du Couloumé accoglie, alla condizione di agriturismo, ospiti che provengono da ogni parte del mondo e che la scelgono anche per essere una tappa comoda per chi si trova in viaggio verso Santiago de Compostela; a me è toccata la sorte di condividere la tavola comune con belgi, austriaci, tedeschi e australiani.
Per nostra fortuna il coniuge della Signora Lussagnet ha fatto il giramondo ed ha tradotto il fiammingo, il tedesco e l’inglese; questo signore è diventato necessariamente poliglotta: ha un teatrino viaggiante di burattini che nei tempi passati l’ha portato nei paesi più diversi.
È un intrattenitore nato e si è esibito anche per noi, con performances assai stupefacenti.
La Signora Annyck è una presenza molto meno pirotecnica e preferisce coinvolgere gli ospiti con le offerte della sua tavola.
Ogni tanto capita ancora, per fortuna, di verificare una gastronomia non massificata e coerente con la filosofia dell’agriturismo.
Cito come esempio una splendida zuppa di ortiche raccolte ai margini del podere.
La sua clientela non è certo quella degli appassionati di armagnac e questa signora discreta e gentile non fa quasi nulla per promuovere il suo prodotto, se non offrirlo come pregevole completamento dei suoi piatti.
A me, presentato pomposamente a tutti come autore di una ricerca sull’argomento, ha rivelato notizie e informazioni preziose attinenti la sua produzione.
È stata anche assai collaborativa nel segnalare altri produttori del circondario di Montréal-du Gers che, a suo avviso, meritavano una visita.
Il fatto in assoluto più stupefacente però è questo: ho ottenuto che prenotassero il libro, ancora ben lungi dalla pubblicazione, addirittura dall’Australia.
Il pellegrinaggio fa davvero miracoli.