Peccati di gola in paradiso
Ovvero lo stupore e l’emozione.
Sono accolto dal maestro di cantina e aiutato nelle mie verifiche con paziente gentilezza, ma la sorte di “scrittore di armagnac” mi porta a conoscere direttamente Françoise Dartigalongue.
Mi accoglie nel suo ufficio e noto che si toglie la maglia con un gesto che tradisce la presenza di fastidio o di dolore.
I proverbi relativi alla prima impressione contengono ampi margini di errore!
Da quel momento non farà altro che regalare ghiotte sorprese al fortunato visitatore che fatica a memorizzare il tutto per lo stordimento che Madame gli provoca, una specie di Sindrome di Stendhal in versione armagnacchese.
L’amore per queste reliquie famigliari e professionali rende ogni particolare degno di ammirazione e mi è concessa la visione di reperti e documenti di grandissimo interesse storico, conservati nell’apoteosi di un piccolo museo privato.
Ne sono coinvolto a tal punto che perdo il senso del limite e mi offro come candidato allo studio di tutto il materiale.
La Signora Dartigalongue coglie il mio entusiasmo e con un sorriso di compiacimento e un pizzico d’ironia mi fa notare che fra gli storici reperti è già presente una brandina per il pernottamento.
Questi rarissimi e difficilmente avvicinabili ambienti, in Guascogna sono definiti “Il paradiso”.
Capisco che possa sembrare eccessivo ma per l’amante dell’armagnac rappresentano l’estasi, quella sublime condizione che ti consente di trasformare le damigiane, vergini centenarie cariche di richiami, nelle innumerevoli Uri promesse dal Profeta.
Come il lettore può ben comprendere, non avevo fretta di congedarmi, ma avevo appuntamento con un altro produttore e purtroppo appartengo alla categoria di persone che arrivano in anticipo al luogo di appuntamento e poi restano in auto in attesa che venga l’ora; questo indipendentemente dall’occasione e dalla persona che mi attende.
Se avrete la bellissima sorte di incontrarla, non fate il mio stesso errore, perché in ogni caso la Signora Dartigalongue metterà in atto tutte le sue malie per trattenervi e finirete come il sottoscritto ad accomiatarvi da lei in un mare d’imbarazzo e a correre come un matto, rischiando la patente.
Tutto ciò non farà altro che aumentare il fascino della persona.