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Il Signor Gérad Luflade


Il Signor Gérard Luflade deve essere stato un grande venditore se, dopo avermi ricevuto e ascoltato i motivi che mi avevano spinto da lui, oltre alla collaborazione offre in più occasioni il suo armagnac in vendita.

Ha lo sguardo del contadino tenace e credo che almeno all’inizio del nostro colloquio abbia dubitato delle mie reali intenzioni e non demorde neppure quando affermo che avevo già acquistato una sua bottiglia molti anni addietro. Questa dichiarazione, testimoniabile tuttora dalla vignetta di accompagnamento, mi espone alla domanda più scontata:

“Cosa ne pensa del mio armagnac?”.

Rifletto sul fatto che dovrei parlargli della malattia collezionistica che mi pervade e che la bottiglia soggiorna in cantina senza che alcuno abbia mai osato attentare alla sua integrità, ma questo momento d’imbarazzo mi spinge a fornire una risposta così generica che, pur non mentendo, mi sento crescere il naso come se fossi Pinocchio.

Per testimoniare che lo avevo veramente conosciuto gli ricordo che lui stesso mi aveva parlato di una nuova malattia della vite, in particolare a carico di ugni blanc e colombard, comparsa alla fine del secondo millennio e che aveva duramente colpito la zona di Mauléon; questo ricordo placa momentaneamente il suo “animus vendendi” e riesco ad ottenere le informazioni necessarie alla mia ricerca.

Per fortuna arriva la figlia Karina, che lavora presso Armadis (struttura che intendevo visitare nei giorni seguenti); le chiarisco il motivo della mia visita e subito si mette all’opera consultando i dati della mia ricerca che si riferiscono a questa grande struttura, avallandone alcuni con certezza professionale ed esprimendo perplessità su altri, asserendo che non lavora da moltissimi anni presso quell’azienda, quindi ha una ridotta memoria storica.

Si è impegnata per quasi un’ora in assoluta tranquillità, evidentemente anche lei affetta dalla “corrispondenza d’amorosi sensi” verso l’armagnac e desidero ringraziarla pubblicamente con questa piccola citazione.

Il Signor Gérad Luflade
Il Signor Gérad Luflade