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I coniugi de Bouglon


Ho incontrato questi signori nel 2000 e quando penso a loro, mi capita sempre di associarli al “sorriso della Guascogna”.

Sono passato da Prada (il prato in occitano) come visitatore e il primo gesto di cortesia che mi è stato riservato è stato anche il più inatteso: il Signor Philippe chiama la moglie per presentarmela. Non credo sia stata la mia italica provenienza a spingerlo in questo senso; scoprirò comunque una bellissima e affiatata coppia che ama condividere anche le nuove conoscenze; con quel tocco di classe e di disponibilità che la nobiltà ha instillato in loro.

Quanto alla loro proprietà, è tanto bella che si ha soltanto l’imbarazzo della scelta: cominciare dalla visita in cantina o da quello che è il più bel palazzo di Labastide-d’Arm.? Scelta non facile.

Il castello (fatto costruire nel 1764 da un avo dell’attuale proprietario per opera dell’architetto Victor Louis) è sfacciatamente presente in piazza degli Olmi e non si può ignorare, la cantina ha un aspetto quasi anonimo e vi si accede dal portone situato sulla strada che porta a Lannemaignan.

Quando si è all’interno, si gode tutta la meraviglia di una vecchia e tradizionale struttura, di quelle che ho sempre amato, con l’apprezzabile (direi quasi necessario) corredo di funghi sulle piéces.

Non ricordo con precisione quanto sia durata la mia visita con relativa degustazione, certamente più del solito e, dato che a quei tempi non pensavo certo alla possibilità di dedicare una parte delle mie esperienze alla stesura di un libro sull’armagnac, non posso attribuire la loro gentilezza a un gesto strumentale e neppure al pensiero di rendere omaggio a un potenziale grosso cliente.

Mi hanno parlato dettagliatamente del loro approccio alla produzione secondo i metodi tradizionali, delle loro certezze (botti sempre nuove e invecchiamento separato dei distillati) ed anche dei progetti futuri.

Che pare abbiano avuto successo, visti i premi che sono stati loro riconosciuti recentemente.

Passate a conoscerli, li troverete sempre amabilmente sorridenti e con un paio di baffoni da moschettiere che Philippe de Bouglon mi auguro abbia conservato.

 

P.S.

Settembre 2011. Mia figlia Elena, vedendo il palazzo, il parco di cinque ettari con alberi monumentali, la cantina e avendoli conosciuti direttamente, considera del tutto naturale il loro radioso compiacimento.

Nel frattempo il Signor de Bouglon ha organizzato, con altri produttori di Labastide-d’Arm., tutta una serie di eventi e contatti con organizzazioni come Cittaslow che richiamano molti appassionati e che lo portano in giro per Francia e Italia a sponsorizzare i prodotti locali, armagnac in testa.

Evidentemente la sua idea di mercato non ha nulla di statico e induce all’ottimismo.

I coniugi de Bouglon
I coniugi de Bouglon