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La blanche d'armagnac


L’armagnac per molti secoli fu utilizzato in versione bianca (eau-de-vie-d’armagnac), ossia non invecchiato in legno.

Fra i prodotti affini inserisco quindi la blanche-d’armagnac, evidenziando che comunque è qualcosa di ben diverso dal distillato che sgorga dall’alambicco.

Si tratta di un’acquavite che per disciplinare (dal 27/5/2005 ha visto riconosciuta la denominazione d’origine controllata) non deve mai avere un passaggio in legno; una serie di normative assai stringenti regola la produzione di questa “vergine del legno”.

Innanzitutto una parte del vigneto deve essere destinata espressamente a questa finalità e si deve distillare non appena è terminata la fermentazione di uve assolutamente sane e moderatamente mature; normalmente si utilizzano i vitigni di folle blanche e di ugni blanc.

L’aspetto è cristallino con sentori fruttati e aromi di fiori.

Se il distillato proviene da vini già fortemente dotati di componente aromatica, la gradazione si aggira intorno ai 55°, ma in ogni caso il prodotto finale è ridotto con tecniche assai complesse di aerazione a circa 45°, che è la gradazione media della sua commercializzazione.

Comunque devono passare almeno tre mesi dalla distillazione e deve essere conservata in contenitori inerti.

L’utilizzo varia dalla preparazione di vari cocktail all’impiego nella gastronomia, ma trova grandi estimatori anche pura, servita fresca o ghiacciata.

La blanche d'armagnac
La blanche d'armagnac