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Cattedrali e chiese


In Guascogna il turista può sbizzarrirsi, tanto è diffusa la loro presenza e grande è la varietà degli stili rappresentati: Romanico, Gotico e Rinascimento la fanno da padroni.

Inizio citando la cattedrale Sainte-Marie di Auch, fatta costruire dal vescovo Filiberto di Savoia e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Pur consapevole di proporre qualcosa di non diffusissimo richiamo, consiglio di informarsi presso la cattedrale di Auch sui giorni nei quali è suonato l’organo; già vederlo ripaga della visita, ma sentirlo suonare avvicina veramente al cielo.

Ha 2500 canne di stagno e fu costruito da Jean de Joyeuse con sei anni di lavoro; era considerato da Luigi XIV, personaggio certo non incline a soverchie gratificazioni, lo strumento più importante del suo regno.

Comunque, se doveste perdere il concerto, rifatevi gli occhi con le splendide vetrate. Guardandole con attenzione, scoprirete anche l’immagine di Noè nella vigna e, se avete cominciato ad amare questa terra, vi sembrerà normale che abbia lasciato l’Ararat per prendere residenza ad Auch.

La cattedrale va visitata anche per il coro ligneo cinquecentesco, opera del maestro Dominique Bertin; sono rappresentati 1.500 personaggi del Nuovo e Antico Testamento. Furono scolpiti nell’arco di due anni, lo stesso tempo che impieghiamo in Italia per asfaltare 1.500 metri dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Seconda per dimensioni, non per bellezza, la cattedrale di Saint-Pierre a Condom; anche questa è uno splendido esempio di Gotico fiammeggiante, con imponenti contrafforti e dotata di vetrate policrome.

Fu costruita agli inizi del 1500 sotto la guida del vescovo Jean Marre, sulle fondamenta di una chiesa abbaziale del secolo XI; la dignità di sede episcopale fu acquisita sotto la dominazione inglese e la diocesi di Condom acquisì così rilevante importanza da amministrare circa centotrenta sedi parrocchiali.

Pressoché contemporanea è la costruzione del chiostro, poi parzialmente distrutto dagli Ugonotti.

Lo stesso Jean Marre patrocinò la costruzione della chiesa di Saint-Luperc a Eauze, che anticipa parzialmente gli stilemi costruttivi di quella di Condom.

A Nogaro si può ammirare la Collegiale di Saint-Nicolas, che molti ritengono il miglior esempio di architettura romanica. Si articola su tre navate e tre absidi; pregevole la Maestà di Cristo presente sul timpano.

Poi ci sono le chiesette di campagna, un numero incredibile di costruzioni anche assai antiche che, proprio per la loro vetustà, non sono sempre in ottime condizioni. Sono quelle che amo maggiormente per la loro ridotta dimensione, per il senso di pace che ispirano e per la collocazione agreste che le contraddistingue; quasi tutte hanno un aspetto severo senza essere funereo, neppure quelle che ospitano il cimitero nelle immediate adiacenze.

Mi permetto di citare la chiesetta di Flarambel, nei pressi di Cassaigne; nuda, spartana ed essenziale con due file di panchette che invece di farla apparire povera le conferiscono tanta eleganza. Purtroppo non poche mancano di un pannello esplicativo.

Non è neppure infrequente trovare chiese fortificate (Simorre) e altre che presentano anomalie stilistiche, come quella di Fromentas, gotica con due navate separate per il lungo da un colonnato; ricorda la chiesa dei Giacobini a Tolosa.

Raramente si trovano affreschi.

Reputo sicuramente degni di una visita quelli della chiesa di Panjas (i più antichi risalgono al XII secolo); monumento singolare anche per la commistione degli stili: abside romanica e navata gotica.

Molto belli anche gli affreschi del 1529 dedicati al martirio di Santa Caterina di Alessandria visibili nella chiesa di Sant Ippolito a Villeneuve-de-Marsan.

Una breve riflessione che riguarda la collocazione delle chiese.

A differenza dell’Italia, dove spesso erano erette all’interno della cinta muraria del castello, quasi fossero sempre proprietà dei nobili, in Guascogna (terra peraltro assai religiosa) questo non è certo la regola.

Capita a Larressingle perché era una bastide proprietà dei vescovi di Condom.

Anche in questo caso, come per le sedi dei mercati, è presente una forte dicotomia fra Chiesa e Stato.

Aggiungo la proposta di visitare una chiesetta che non ha nulla di particolarmente interessante per l’aspetto architettonico, ma vale un pezzo di storia che italiani e francesi condividono, parlo del ciclismo.

Non lontano da Labastide-d’Arm. esiste Notre-Dame des Cyclistes ed è carica di ricordi dei ciclisti più famosi di Francia; pare che l’idea di crearla sia venuta a un prete che si è ispirato alla cappella della Madonna del Ghisallo.

Cattedrali e chiese
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