Castelli letterari
Arrivare al Château de Salles e fare il pieno di rilassante dolcezza è stato il tratto predominante della mia visita; il posto è splendido senza creare disagio per la prorompente ricchezza che in alcuni casi s’incontra in Guascogna.
La costruzione risale al XVIII secolo ed ha visto passare fra gli ospiti della foresteria Alphonse de Lamartine, amico e collega al Parlamento dell’antico proprietario.
La tradizione di avere un occhio di particolare riguardo per gli artisti è stata recentemente ravvivata con l’allestimento estivo di opere pittoriche e fotografiche nella cantina.
La signora Hébert s’inserisce meravigliosamente in questo contesto; è stata gentile e collaborativa, precisa senza essere pignola e mi ha offerto la visita di una delle più singolari e belle cantine che io abbia mai visitato.
Un lungo, ovattato, freschissimo tunnel che passa addirittura sotto il portone di accesso.
Noto anche la presenza di ragnatele e ricordo quanto avevo letto al proposito: la presenza di vapori etilici favorisce lo sviluppo di funghi (torula) che attaccano il legno. I ragni, che si nutrono di questi miceti, servono a limitarne i danni quindi la loro presenza non è indice di trascuratezza, ma frutto di secolare esperienza, ponderata ed ecologicamente corretta.
In questo luogo ho nuovamente sperimentato una grande e positiva sintesi dell’armagnac, della gente di Guascogna e delle loro tradizioni.
P.S.
Sono ripassato al Château de Salles nel 2011 in compagnia di mia figlia Elena che ha confermato quanto di positivo le avevo anticipato su questa famiglia di produttori.
Allego una foto del Signor Hébert; il sorriso gli è abituale, non è solo di compiacimento per il suo ottimo armagnac.
Noi lo abbiamo assolutamente condiviso.