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Galupes e gabarres


Rendere più navigabile la Baïse è stato un progetto coltivato a lungo; si tratta di un piccolo e calmo fiume a proposito del quale furono fatti studi di navigabilità già nel XVI e XVII secolo.

Questi studi furono sempre accantonati per le difficoltà legate alla natura delle sponde che imponevano un frequente salto da una all’altra (i ponti non sono mai stati numerosi in Guascogna) e dalla ridotta profondità delle acque che, specie in caso di magra, richiedeva comunque l’impiego di barche a fondo piatto ma non sufficientemente capienti.

L’inaugurazione ufficiale del primo tratto (da Pont-de-Bordes a Condom) avvenne nel 1839 e fu un volano importantissimo per il commercio in generale, non solo per l’armagnac; si aggiunsero in seguito i tratti che univano Condom con Beaucaire-sur-Baïse e poi (1877) Beaucaire-sur-Baïse con Saint-Jean-Poutge.

Dal confronto fra il testo di Henri Dufor e quello di Chantal Armagnac ho estrapolato dati alquanto significativi sull’importanza di aver reso navigabile la Baïse.

Nel 1772 il prezzo della pièce di armagnac era: 115 lire a Cazaubon e 128-133 a Bordeaux; quindi le spese di trasporto incidevano per il 12-16%; attualmente, pur con costi industriali nettamente più alti, non si va oltre la metà.

Restò un’opera decisiva fino all’avvento della ferrovia, iniziando a tracollare verso gli ultimi anni del 1800 con il prolungamento della strada ferrata fino a Condom; il traffico fluviale continuò comunque fino agli anni precedenti la prima Guerra Mondiale.

La decadenza dell’utilizzo di questa via d’acqua trovò buona ragione anche nell’egoismo.

Le chiuse del tratto che univa Lavardac alla Garonne furono costruite in modo tale da obbligare il trasbordo delle merci su barche più piccole, con evidenti maggiori guadagni per i gestori.

Un esempio splendido di autocastrazione.

Si può sinteticamente affermare che i produttori di bas-armagnac utilizzavano normalmente l’Adour mentre quelli della ténarèze e dell’haut-armagnac preferivano la Garonne (Sourbadère).

Il trasporto fluviale avveniva su grandi barche costruite in quercia e col fondo piatto che si chiamavano gabarres (quelle dirette a Bordeaux) e galupes (quelle dirette a Bayonne).

Le dimensioni variavano dai quarantadue ai dieci metri ed è tuttora possibile vederne un esemplare ricostruito ad Agen, sistemato al centro della rotonda che porta all’autostrada.

Per chi intendesse visitare la graziosa cittadina di Lavardac, segnalo che una gabarre in pietra è collocata sul frontone dell’edificio del vecchio mercato. Il traffico fluviale e la costruzione delle barche erano così importanti che una chiesa fu dedicata alla loro attività.

Si trattava della principale fonte di lavoro per questo paese situato nei pressi della confluenza della Gélise nella Baïse.

Dagli anni trenta del 1900 il sistema di trasporto, complice una risistemazione della rete stradale, iniziò a convergere sul trasporto su gomma, affossando definitivamente ogni altra soluzione.

Galupes e gabarres
Galupes e gabarres