La Signora Denise Pascalin
Questa signora non la posso dimenticare.
Mi auguro che il resto della famiglia, marito e figlio, non se ne adombrino, ma quanto mi ha trasmesso la Signora Denise è unico.
Avevo prenotato una camera al loro Domaine senza specificare il motivo della mia visita e dopo aver faticato il giusto a raggiungerli (la proprietà non è sperduta fra la campagna e Le Vignau non è una metropoli, però…..) sono accolto con la tipica cortesia dei contadini guasconi.
Come sempre il viaggio verso questa terra mi agita ed esalta, per cui mi accollo tutto il tragitto, circa 900 chilometri, in un giorno e quando giungo a destinazione, sono “cotto” dalla stanchezza ma felice.
Il tempo di scaricare il poco bagaglio e di rinfrescarmi e poi scendo a fare una conoscenza più approfondita dei coniugi Pascalin, dei quali si può sostenere tutto meno che siano dei ragazzini.
Finalmente chiarisco il motivo del mio viaggio e scocca la scintilla negli occhi della Signora Denise.
“Un libro sull’armagnac? Con tutti noi che lo produciamo? Ma è splendido”.
Sospende la preparazione della cena e vuole subito leggere i miei appunti e le tabelle; analizza tutto con attenzione, segnala errori, evidenzia cambi di proprietà, suggerisce chi devo visitare nei dintorni e soprattutto manifesta l’orgoglio di appartenere a un mondo che a suo avviso è ancora ingiustamente misconosciuto.
“Mi raccomando, vada avanti nella sua ricerca, parli di tutti quei piccoli produttori che, come noi, si dedicano ancora all’armagnac. Lei non immagina quanto impegno e sacrificio questo comporta! Per fortuna abbiamo un figlio che intende proseguire, altrimenti il lavoro e la passione di una vita sarebbero stati inutili”.
E via con lodi addirittura imbarazzanti per quanto intendo realizzare.
La capisco perfettamente; tanto lei quanto il sottoscritto, che pure è un semplice cultore di armagnac, temiamo di non lasciare una minima traccia della nostra passione.
La ricerca arriverà al termine e sarà grazie anche al suo stimolo.
In questo caso segnalo il loro pregevole distillato non per piaggeria o riconoscenza; ho pernottato presso loro e mi sono permesso una protratta degustazione serale.
Ma, capperi, 48 gradi.
Buona notte, Marzio.
Quanto alla cascina è vasta e adorabilmente caotica: anatre, polli, galline faraone, tacchini e vacche sono ubiquitari; non dimenticando i cani.