Il Signor Mathieu Sabatier del Ch. d'Ascous
Non fatevi prendere dallo sconforto; se ci sono arrivato io, può farcela chiunque.
Prima regola: il Château d’Ascous è ufficialmente ubicato a Valence-sur-Baïse ma si tratta di un artificio geografico; se arrivate da Condom, quando salirete verso il centro del paese, cercate sulla destra l’indicazione Ampeil.
Si tratta di una piccola borgata alla fine della quale troverete una chiesetta all’incrocio di due strade; prendete a sinistra ed avanzate un paio di chilometri e poi chiedete al primo che incontrate.
Nella peggiore delle ipotesi vi capiterà quello che è successo al sottoscritto; per ben due volte sono finito nella cascina sbagliata e il signore che mi ha visto arrivare mi ha riconosciuto (io sono un po’ cambiato ma la macchina italiana è la stessa da 9 anni) ma è stato tanto gentile da non farlo pesare.
“Guardi, come le ho detto la volta scorsa, il Château d’Ascous è la grande casa che vede laggiù, sulla collina; se dovesse tornare in un'altra occasione faccia mente locale e non si sbaglierà più”.
Farò mente locale, ma gli anni passano impietosi.
Quindi non inoltratevi nella prima stradina a sinistra che incontrate; la persona è gentile ma non si può pretendere che faccia da guida a tutti gli italiani.
Specie se sono recidivi.
Vi offro un aiuto; siete nel posto giusto quando all’ingresso della proprietà, alla vostra sinistra i due monumenti vegetali dell’immagine allegata.
Siete nel posto giusto anche se il proprietario non c’è perché la moglie (o la compagna, non sono in grado di essere più preciso) è di una disponibilità assoluta.
Per parlare di armagnac suggerisco comunque una telefonata preventiva per non perdere l’entusiasmo e la competenza del signor Sabatier.
Il 27 maggio 2017 sono tornato per offrirgli il libro; mi aveva detto che era interessato e ho approfittato del mio viaggio in Guascogna per consegnarlo.
Tralascio il tira e molla di cortesie (intendo pagarlo, non è il caso, le faccio un assegno, per favore lasci stare, allora le faccio omaggio di una bottiglia di armagnac”.
Se è così non “posso” rifiutare, sarei sgradevole.
Cari lettori ho ricevuto una bottiglia di armagnac del 1974 che titola ancora 45°; il signor Sabatier distilla intorno ai 54/56°.
Quel pomeriggio mi sono limitato al profumo, poi a casa ho completato la degustazione.
Non è bas, non è ténarèze, non è haut, è semplicemente un armagnac con la A maiuscola.
Amici importatori, cosa aspettate?
Che scenda a 40°?
Correre!