Tutti gli Articoli

La Città Proibita


Il mercato orientale sta diventando sempre più importante.

Aggiorno quindi la situazione delle esportazioni in base ai dati comunicati dal B.N.I.A. nel 2012.

Le importazioni di Hong Kong sono cresciute da 292 a 505 hl di alcol puro (HLAP).

La Cina è passata da 125 ettolitri di alcol puro nel 2010 a 935 nel 2011, divenendo il primo importatore di armagnac al mondo. Contemporaneamente la dogana cinese certifica per il 2012 l’acquisto di 317800 bottiglie, circa sei volte più del 2010.

Fra le motivazioni di questo exploit si segnala la nascita di una classe media assai esigente, l’utilizzo in pranzi di lavoro, l’omaggio di classe connaturato all’immagine attraente della gastronomia francese e il parziale abbandono dell’alcol tradizionale prodotto col riso.

Tutta questa effervescenza non può essere spiegata solo con l’abitudine cinese di non abbandonare una bottiglia a metà o con la banale considerazione che si sono stancati di bere distillati corredati di serpenti.

Quindi la ripetuta richiesta di armagnac millesimato non può essere solo vissuta da neutrali osservatori.

Questo dato obbliga a una riflessione sull’immagine dell’armagnac presso quel mercato, sia quella attualmente percepita sia quella che si vorrebbe attribuire.

Gli acquirenti finali sono correttamente acculturati e quindi consapevoli di fare una scelta che il mercato europeo ora considera elitaria?

Probabilmente la risposta è positiva e la si verifica facilmente analizzando i siti cinesi che offrono armagnac in vendita.

Se è così, ci troviamo di fronte a una tendenza commerciale assai remunerativa nell’immediato, ma potenzialmente castrante per il futuro, visto il progetto globale di incentivare le vendite di armagnac assai meno invecchiato.

Condizione a maggior ragione preoccupante se i cinesi continueranno con il vezzo di diluire le bevande alcoliche con succhi di frutta o con il tè.

Quale importanza rivesta il mercato cinese, per il presente e per il futuro, lo testimoniano molte operazioni messe in atto dalle più importanti aziende produttrici.

Trovo specialmente singolare e interessante la scelta della Maison Janneau di mettere in commercio nel 2012 i Dragon Vintages.

Si tratta di bottiglie in edizione limitata e numerata dei millesimi 1964 e 1976 (bas-armagnac) e 1988 (ténarèze).

Ricordano gli anni del Dragone, da sempre considerati particolarmente fortunati per lo zodiaco cinese e le immagini che compaiono in etichetta, sono tratte da quelle che rivestono le mura della Città Proibita.

Reputo comunque meritoria la scelta di non limitarsi a proporre solo bas-armagnac.

Non a caso, però, si tratta ancora di millesimi.

In ogni caso qualcuno aveva già previsto lo sviluppo orientale da tempo.

La Città Proibita
La Città Proibita