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La mezzadria


La storia della Guascogna medioevale è stata contrassegnata dalla condizione dei contadini: era pressoché inesistente la servitù della gleba.

Si trattava soprattutto di uomini liberi, secondo la tradizione franca, vincolati da contratti di mezzadria (borde in guascone).

La diffusione della mezzadria ha resistito fino al 1960-1970, quando molti mezzadri hanno preferito rilevare le proprietà; il risultato fu sovente una notevole parcellizzazione della stessa.

D’altra parte l’estensione di alcuni domaines era tale che al loro interno si trovavano molte cascine sottoposte a questo tipo di contratto; ad esempio il Domaines d’Ognoas (attualmente proprietà del Dipartimento delle Landes) ne possedeva una decina.

Tracce di questo rapporto lavorativo si trovano ancora nella toponomastica delle attuali proprietà: Château de Bordes, Bordeneuve, Bordeneuve Entras, Bordeneuve Nautet, Bordeneuve des Carmes, Bordeneuve de Bouillon, Bordenave, Bordevieille.

Senza scordare Pont-de-Bordes, centro importantissimo per il commercio dell’acquavite d’armagnac.

Aggiungo che il cognome Bordes è abbastanza diffuso.

Il legame fra proprietari e mezzadri, che in qualche caso si perpetua per generazioni, è sempre stato assai stretto.

Mi piace segnalare il gentile pensiero del Signor Gérard Spoerry rivolto al Signor Jeannot, che era già stato mezzadro del padre, in occasione dell’ottantesimo compleanno.

Nel generale contesto della povertà medioevale questa condizione avrà benefici effetti sulla crescita della popolazione: dal 1000 al 1200 essa triplicherà, arrivando a diciotto milioni (dati concernenti tutta la Francia).

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