Distillazione da monovitigno
Questa pratica ha origini assai recenti.
Nei tempi passati il contadino distillava tutti i vini bianchi che la proprietà forniva, senza porsi molti problemi.
In realtà l’armagnac che ne derivava manteneva comunque una qualche parvenza di continuità, fatta eccezione per le annate che, a causa delle malattie della vite, colpivano selettivamente un vitigno piuttosto che un altro.
La scelta attuale della distillazione da monovitigno trae origine dal desiderio di fornire all’appassionato consumatore un prodotto più facilmente identificabile e riproducibile.
Naturalmente questa decisione risente anche dall’impianto del vigneto (ad esempio tutto costituito da Ugni blanc) e dalla tendenza del momento, per cui in un certo periodo c’è stata la moda del Baco 22 A ed ora quella della Folle blanche.
In questa sede mi piace invece segnalare una singolarità assoluta, poiché si tratta di distillazione di vino proveniente da un vitigno assolutamente residuale.
Nel 1981 il Signor Yves Darribeau del Domaine Les Bidets ad Arthez-d’Arm. ha prodotto un armagnac utilizzando soltanto il Mauzac.
Lo distribuiscono dei giovani imprenditori di Vic-Fezensac sotto il marchio “L’Encantada” e a questi signori va il mio plauso e gli auguri per il futuro di attenti scopritori di assolute rarità.