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Notti stellate


Dopo un’interminabile giornata (per me sempre troppo breve) dedicata alla scoperta del Domaine che mancava alla collezione, dichiaro apertamente che le mie velleità serali si riducono normalmente alla cena, a una breve passeggiata a scopo digestivo e al riordino, mentale e scritto, dei fatti salienti della giornata.

Garantisco comunque che la Guascogna non è monotona come il sottoscritto.

Solo per citare quelli che sono di maggior richiamo, segnalo che a Condom, nel mese di maggio, si tiene il festival delle bande musicali e a Marciac, fra luglio e agosto, quello del jazz.

Sempre in quest’ambito a Vic-Fezensac si tiene il festival Tempo Latino in luglio; a Mirande, ancora in luglio, quello della musica country e a Nérac in febbraio quello internazionale di chitarra.

Nella seconda metà di ottobre ad Auch si tiene Circa, il festival del circo e ad aprile Welcome in Tziganie.

Restando in ambito musicale si organizzano, da oltre quarant’anni le Notti Musicali in Armagnac, concerti organizzati in sedi diverse (Lectoure, Condom, Flaran e Terraube).

Poi ci sono i concerti serali tenuti nei castelli di alcuni importanti produttori d’armagnac, mostre di quadri e fotografie e le tradizionali feste paesane.

Non scordando le gare automobilistiche, anche notturne, al circuito di Nogaro.

In ogni caso non ritengo una colpa attendere la notte come un dono prezioso; al raggiungimento dei miei attuali anni sarebbe anche comprensibile ironizzare sulla stanchezza.

Non è esattamente così, anche se l’età ha influito sull’evoluzione delle mie scelte, ad esempio optando sempre più sovente verso gli alberghi dei piccoli paesi e l’agriturismo.

I fattori condizionanti sono la ricerca della quiete e soprattutto del silenzio.

Consentitemi, però, di ribadire che cercare un’esplosione di vita notturna, quale si può trovare a Biarritz, non è possibile. La Guascogna, da sempre, vive in un contesto agricolo e in questo senso deve essere accolta e apprezzata.

Per gli inguaribili consumatori della notte esiste comunque la possibilità di assistere al rito invernale della distillazione, oppure godere la gioia autunnale di una vendemmia notturna.

Chi non apprezza un refolo di vento che porta il profumo della foresta, il chiacchiericcio calmo di un ruscello, il frinire notturno dei grilli o la semplice discussione serale sulla squisitezza degli asparagi delle Landes sorseggiando un buon armagnac, probabilmente resterà deluso.

Chi non percepisce la fortuna di ammirare un plenilunio nel limpido cielo stellato che rimanda a quei cieli posticci che completano il presepe natalizio, difficilmente apprezzerà il posto.

Cieli assolutamente reali si possono osservare tutti gli anni ad agosto a Fleurance, in occasione del festival dell’Astronomia.

Credo si tratti di una manifestazione unica in Europa e coinvolge migliaia di persone, specialisti del settore, appassionati cultori e neofiti; anche i bimbi (dai 4 anni) sono messi in condizione di partecipare per apprendere i primi rudimenti di quest’attività in grado di coniugare scienza e romanticismo.

Sempre di notte è facile estasiarsi per il canto di un usignolo.

Più impegnativo e certamente più qualificante di un perfetto inserimento nel mondo locale, trasformare quello di un cuculo in un richiamo amoroso. Georg Friedrich Händel se n’era reso conto e il suo concerto grosso per organo -Il cuculo e l’usignolo- ne rende stupefacente testimonianza.

Relativamente agli organi mi pare rimarchevole che in tutto il Gers ve ne siano ben quarantotto e che a Plaisance-du-Gers sia possibile visitare il laboratorio del Signor Daniel Birouste che li costruisce.

Mi rendo conto di attirarmi gli strali dei vari operatori turistici, ma io vedo la Guascogna esattamente così.

 

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