Disamori burocratici
Confesso che da italiano medio non amo la burocrazia (italiana).
Ne deriva che la frequentazione di quelle strutture che adombrano, anche lievemente, ad esempio quelle consortili, questa connotazione mi mette sempre in uno stato d’ansia carico di prevenzione.
Con questo spirito sono entrato alla Cave des Coteaux du Mézinais, sapendo soltanto che la cooperativa vendeva vino e armagnac raccolti da 36 soci.
Quando è giunto il mio turno mi sono presentato e ho chiarito il motivo della mia visita, senza enfasi e senza nascondere il mio ruolo di semplice appassionato.
A distanza di un anno sento il bisogno di stendere alcune righe in gloria della signora che mi ha assistito, con la speranza che sia sempre in attività; per il conforto di visitatori, clienti e dei suoi datori di lavoro.
Mi ha trasmesso le informazioni con la stessa passione di un proprietario e si è dedicata a me senza mai far trasparire la fretta che le imponevano gli altri clienti.
Si era anche presentata ma, purtroppo, la citazione resta anonima per i miei deficit mnemonici; lei comunque si riconoscerà; non capita tutti i giorni di ricevere un italiano che fa una ricerca sull’armagnac e intende scrivere un libro.
Ritengo assolutamente degna di una visita questa linda e accogliente struttura.