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Mao, chi era costui?


Pur considerando lo scarso gradimento riscosso da ogni elenco, non trovo altro modo per onorare queste persone in modo degno se non citandoli.

Auban, Bérnes, Bethuin, Capin, Cassous, Chiaradia, Cournet, Dargelos, Deyres, Ducos, Duffau, Duviard, Faget, Fourteau, Fourtet, Garraud, Georgeacaracos, Gimet, Gironi, Laberdolive, Lafitte, Lagarosse, Lalanne, Lamothe, Lasserre, Lesgourgues, Lestage, Loubère, Mao, Massartic, Michalouski, Mogni, Morel, Mure, Punsola, Régert, Roques, Roumat, Saint-Martin, Samalens, Sénac, Sommabère, Soumabène sono solo alcuni dei cognomi più rappresentativi degli autori della storia della distillazione (stabile o peripatetica) in Guascogna.

Merita una citazione a parte il Signor Broustet.

In questa famiglia parlare di distillazione è quasi obbligatorio; sono discendenti di Louis Sier, costruttore ottocentesco di alambicchi (quello del Domaine d’Ognoas a Arthez-d’Arm. è il più antico, 1804, ancora in funzione).

Dimenticarsi di loro è come parlare di una chiesa romanica senza citare i maestri comacini.

Con una doverosa postilla: non mi risulta che fra questi ultimi ci fosse qualche presenza femminile, mentre la Signora Dargelos ha esercitato a lungo, con meriti ampiamente riconosciuti, l’arte della distillazione.

Erede della muliebre tradizione distillatoria è la Signora Elisabeth Dauba, che ho visto alle prese con l’alambicco nella piazza di Labastide-d’Arm. nel 2010.

Ancora una citazione tratta dal poetico racconto di Joseph de Pesquidoux, dell’Académie Française; riguarda Mest Jean, il Maestro Jean del quale non era neppure necessario dire il cognome, tanto era famoso come distillatore.

-Gli occhi semichiusi, blu, erano impalliditi nel guardare e sorvegliare la fiamma-.

Mao, chi era costui?
Mao, chi era costui?