Tutti gli Articoli

Le ragioni del cuore


La decisione di mettere su carta alcune delle esperienze fatte durante le visite in terra di Guascogna è giunta quando il lavoro di ricerca sui marchi e i produttori di armagnac era già in uno stadio avanzato.

Non pensavo a un possibile interesse per il lettore e mi auguro che lo stesso non resti deluso dal ridotto appeal narrativo del sottoscritto che, peraltro, non gode della “dolce ricompensa dello scrivere” di kafkiana memoria.

Tuttavia da più parti sono giunte indicazioni variamente motivate in questo senso, per cui ho cercato di far tesoro di ciò che avevo vissuto trasferendo su carta le impressioni, le sensazioni e i momenti più rappresentativi.

Il “taglio” rende in modo veritiero l’approccio delle mie peregrinazioni, sovente improvvisate, nate dal desiderio di ritrovarmi in quei luoghi e fra quella gente.

Sarei tentato di definirmi un viaggiatore romantico, se tutto ciò non suonasse eccessivamente enfatico.

La visione personale corrisponde pertanto più allo sguardo della formica che coglie ogni briciola da terra, inconsciamente certa della sua utilità, che non al panorama totalizzante offerto da un’incisione a “volo d’uccello”.

Non si troveranno dunque eccessi tecnici, ma un’aneddotica spicciola che in molti casi racconta solo una ridotta parte della realtà e che non possiede nessun intendimento agiografico.

Le segnalazioni sono frutto delle mie ultime visite (dal 2009 al 2015) e di ciò che ricordo, purtroppo non tutto, di quanto è avvenuto nel corso di molti anni, mescolando attualità e passato.

In realtà, nell’arco di tanti viaggi e tante letture, ho maturato anche alcuni cenni critici che, non essendo gratuitamente malevoli, potrei rendere espliciti.

Mi astengo comunque per la sempre presente consapevolezza dei miei limiti, del mio ruolo e della personale non adesione a visioni probabilmente più corrette e complesse della realtà guascona.

Il tutto inframmezzato da lievi ironie cui non posso rinunciare, in parte per l’irriducibile alessandrinità caratteriale e in parte per quella presunzione di eterna innocenza che anima gli spiriti veramente innamorati.

Come succede a quei mariti che ironizzano pubblicamente sulle ridotte attitudini culinarie della consorte, pur sapendo benissimo che non avrebbero potuto trovarne una migliore.

Sarà anche possibile che la mia descrizione della Guascogna e della sua gente finisca per ricordare la mitica Arcadia; evidentemente non è così e probabilmente non lo è mai stato.

Tuttavia non si può chiedere al cultore appassionato di essere assolutamente imparziale.

Si legga il tutto come un piccolo atto di amore da parte di chi, al ritorno da un viaggio in Guascogna, trova penoso lavare l’auto ancora carica della polvere di quelle campagne.

Coerentemente con quanto sosteneva Blaise Pascal: “Il cuore ha delle ragioni che la ragione non comprende”.

Allego l'immagine della mia prima bottiglia comperata in Guascogna.

Le ragioni del cuore
Le ragioni del cuore