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Amorosi sensi


Parliamo ancora di Enrico IV; anche in quest’occasione gli storici non me ne vogliano se trascuro fatti d’arme e politica per dare spazio a una diffusa credenza che lo riguarda.

Vale la pena raccontarla come una favola.

C’era una volta una bellissima fanciulla di nome Fleurette, figlia del giardiniere del castello di Nérac, che si era perdutamente innamorata di Enrico di Borbone, a quei tempi non ancora re di Francia, soltanto principe designato alla corona di Navarra.

Questo elemento merita una seria riflessione: qualunque osservatore non prevenuto riconoscerà che non si trattava di un amore interessato.

Enrico ricambiò questo sentimento per ben due anni e anche questo testimonia la profondità del loro rapporto; soprattutto analizzando gli exploit amorosi del futuro re.

Un brutto giorno Enrico, per motivi che gli storici (sovente alieni da profonde introspezioni psicologiche) non sono stati in grado di appurare, abbandona la povera Fleurette che, in preda alla più cupa disperazione, si getta nella Baïse e pone tragicamente fine alla sua esistenza.

In effetti nel ninfeo del parco di La Garenne a Nérac esiste una commovente statua di Fleurette prostrata dal dolore.

 

P.S.

Della “povera” Fleurette non si conosce esattamente la data di nascita, solo quella della morte: 25 agosto 1592, vent’anni dopo il regale abbandono.

Pare che si trovasse in condizioni economiche non precarie.

 

P.S.S.

Qualcuno ipotizza che dal suo nome discenda l’inglesissimo termine “flirt”.

Non mi sento di contestare questa teoria, ma sono perplesso per la durata del rapporto; due anni non mi sembrano pochi.

Forse lo pensava anche Enrico.

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