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Ho inviato più di 600 lettere con la richiesta di notizie sulla produzione di armagnac a piccoli e medi produttori, probabilmente diventando la favola (o la spina irritativa) dei minuscoli uffici postali dei paesini guasconi.

Si tenga presente che sovente gli indirizzi erano ridotti all’essenziale, poco aggiornati e col rischio, orrendo ma reale, di inviare questa corrispondenza a persone defunte.

In questi casi sperare in una risposta numericamente elevata va oltre ogni ragionevole ottimismo. Valutando tutte queste situazioni, ritengo un successo aver avuto riscontro nel 24% dei casi; a maggior ragione considerando coloro che mi hanno scritto solo per segnalare la cessata attività.

Non posso neppure trascurare la componente umana che queste lettere mi hanno trasmesso.

Molte di queste persone hanno accompagnato le risposte con lettere scritte di proprio pugno, riservandomi una stima e un apprezzamento del tutto inattesi per la mia ricerca.

Non solo, mi hanno reso partecipe dei problemi intervenuti per la suddivisione della proprietà, del dramma per la scomparsa del genitore o del coniuge che li ha spinti a cessare l’attività, delle incomprensioni fra genitori e figli che spesso portano al fermo della distillazione, delle difficoltà legate alla distribuzione del loro armagnac e altro ancora.

Ne scaturisce uno spaccato di vita che, anche solo per questo motivo, meriterebbe un altro libro.

Se dovesse succedere, lo dedicherò alle donne della Guascogna perché è da loro che mi sono giunte le lettere più commoventi.

In un contesto assai più ampio, che comprende l’aiuto e la collaborazione, va inquadrato quanto mi è stato offerto dal Signor Pierre Dartigalongue.

La fama della persona e il riconoscimento internazionale del marchio, così come l’assoluto anonimato dello scrivente, lo rendono naturalmente esente da sospetti promozionali.

Da questo signore, che ha una profonda radicazione nel territorio della Guascogna (generazioni di Dartigalongue hanno calcato le strade dell’armagnac), ho ricevuto informazioni di ogni tipo, documenti storici, cortesie personali, suggerimenti, critiche circostanziate e apprezzamento per il mio lavoro.

In pratica tutto il corredo necessario per motivare un ricercatore appassionato.

Senza contare il tempo dedicatomi, l’elemento più prezioso di un imprenditore.

Chi lo vuole incontrare preannunci la visita (i suoi impegni lo portano sovente in giro per il mondo) e si munisca di un minimo bagaglio culturale sull’armagnac e sulla Guascogna.

Troverà una persona squisita, disposta a parlare con qualsiasi visitatore della fantastica simbiosi fra terra, uomo e lavoro che conduce al distillato ragione di vita per questa grande famiglia.

Troppo tardi, amici miei.

Jean-Pierre Dartigalongue è mancato a Gennaio 2017.

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